Oltre alle attività di formazione cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo esiste un sistema nazionale di formazione continua regolato dalla legge 236/93. La legge prevede che il Ministero del Lavoro, le Regioni e le Province autonome possano finanziare attività destinate a:
- operatori/formatori dipendenti degli Enti di formazione (ex legge 40/78)
- lavoratori dipendenti di aziende beneficiarie dell’intervento straordinario di integrazione salariale
- lavoratori dipendenti di aziende che contribuiscono in misura non inferiore al 20% del costo delle attività
- soggetti privi di occupazione e iscritti alle liste di disoccupazione che hanno partecipato ad attività socialmente utili
E’ anche possibile, da parte delle imprese, finanziare percorsi di formazione individuale per singoli dipendenti (Circolari 37/98, 139/98e 51/99).
A partire dal 1999 è stata anche introdotta la sperimentazione dei voucher formativi. Tali dispositivi sono finalizzati ad ampliare competenze e conoscenze a livello individuale anche non coincidenti con necessità aziendali.
Recentemente, l’art.118 della L. 388/2000 (come modificato dall’art. 48 della L.289/2002), ha previsto l’istituzione di Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali, costituiti attraverso accordi interconfederali, stipulati tra le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale, allo scopo di favorire lo sviluppo della formazione professionale continua.
Il Ministero del Lavoro in collaborazione con l’ISFOL ha dedicato alla Formazione continua un portale, eformazionecontinua, all’interno del quale è possibile trovare informazioni e documentazione relativa alla Legge 236/93, ai Fondi Paritetici Interprofessionali, al Dialogo sociale, alle Ricerche sulla formazione continua e al FSE.
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