La politica di promozione dell’apprendimento per tutto l’arco della “vita lavorativa” (o formazione permanente, anche detta Lifelong learning) si basa sulla consapevolezza delle istituzioni che tra i loro compiti vi è anche quello di facilitare l’esercizio del diritto di tutti i cittadini di ogni età, ceto sociale o condizione professionale, di formarsi, apprendere e crescere, sia umanamente che professionalmente, per l’intero arco della vita.
La formazione permanente, infatti, non è intesa solo come apprendimento ai fini occupazionali, ma anche personali, civici e sociali, collegandosi ad altri obiettivi fondamentali, quali quelli dell’occupabilità, dell’adattabilità e dalla cittadinanza attiva.
Nell’attuazione delle linee guida tracciate a livello europeo, anche l’Italia ha elaborato uno specifico sistema di formazione permanente, particolarmente indirizzato al rafforzamento del sistema di offerta formativa rivolta alla popolazione adulta.
A questo obiettivo rispondono, per esempio, gli interventi rivolti a favorire la crescita della formazione continua dei lavoratori, la disciplina dei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, le iniziative in materia di Educazione permanente degli adulti.
Uno strumento molto efficace per la formazione permanente è rappresentato dalla Formazione a domanda individuale.
Un dispositivo chiave per la trasparenza dell’apprendimento permanente è rappresentato dal “Libretto formativo del cittadino”, che viene rilasciato dalle Regioni e dalle Province Autonome, e che risponde all’esigenza di rendere codificabile e riconoscibile l’apprendimento formale, non formale ed informale di ciascun cittadino.
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