L’assessorato regionale alla Formazione, al fine di recepire lo standard professionale e formativo per l’attività di manutenzione del verde ai sensi dell’art. 12 comma 2 della legge 154/2016, sta procedendo al recepimento e approvazione dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sullo standard professionale e formativo per le attività di manutenzione del verde ai sensi dell’art. 12, comma 2 della legge 154/2016, repertorio atti n. 50/CSR del 22 febbraio 2018 adottato in Conferenza Stato-Regioni.
Manutentore del verde – Scheda Corso
Accordo Stato Regioni 2018-02-27 50CSR_220218
NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Legge 28 luglio 2016 n.154, articolo 12
CODICE CP 2011: 6.4.1.3.1- Agricoltori e operai agricoli specializzati di giardini e vivai, di coltivazioni di fiori e piante ornamentali.
CODICE ATECO 2007: 81.30.00 – Cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole).
SETTORE ECONOMICO-PROFESSIONALE: Agricoltura, silvicoltura e pesca.
PROCESSO DI LAVORO: Coltivazioni agricole, florovivaistiche, forestali e costruzione/manutenzione di parchi e giardini.
AREE DI ATTIVITA’: ADA.1.242.806 Cura e manutenzione di aree verdi, parchi e giardini e ADA.1.242.805 – Costruzione di aree verdi, parchi e giardini.
Non sono compresi i lavori di silvicoltura e quelli inerenti al verde storico di cui all’art. 10, comma 4, lettera f) del codice dei beni culturali e del paesaggio stabiliti dall’articolo 5, comma 1, lettera d) del decreto n. 154 del 22 agosto 2017 recante il Regolamento concernente gli appalti pubblici di lavori riguardanti i beni culturali tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
LIVELLO EQF: Attribuzione del livello EQF ai sensi del Decreto interministeriale 8 gennaio 2018 “Istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze di cui al decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”
1. DESCRIZIONE PROFILO: Il Manutentore del verde allestisce, sistema e manutiene/cura aree verdi, aiuole, parchi, alberature e giardini pubblici e privati. Cura la predisposizione del terreno ospitante, la messa a dimora delle piante sino alla realizzazione dell’impianto e alla successiva gestione, applicando le necessarie tecniche colturali e fitosanitarie; gestisce le manutenzioni ordinarie e straordinarie, la potatura delle principali specie ornamentali in osservanza anche delle “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” (Vedi MATTM, 2017); applica la difesa fitosanitaria ai vegetali nei limiti delle leggi in vigore. E’ in grado di recuperare e di smaltire correttamente sfalci e potature. E’ in grado di fare un uso corretto delle attrezzature e dei macchinari specifici. Le competenze declinate in abilità e conoscenze costituiscono lo standard professionale come da all. A.
2. ELEMENTI DI CONTESTO: Il Manutentore del verde svolge l’attività professionale in diversi contesti e in diverse tipologie di aziende, quali cooperative di manutenzione di aree verdi, punti vendita di settore, garden center, imprese specifiche di realizzazione e manutenzione di aree verdi.
3. SOGGETTI AI QUALI E’ DESTINATA LA FORMAZIONE: I corsi di formazione per la qualificazione di Manutentore del verde ai sensi dell’articolo 12 comma 1, lettera b), della legge n. 154 del 26 luglio 2016 sono rivolti al titolare d’impresa o al preposto facente parte dell’organico dell’impresa. I corsi sono altresì rivolti anche a coloro che intendono avviare l’attività di manutentore del verde.
4. SOGGETTI CHE EROGANO LA FORMAZIONE: I corsi di formazione per la qualificazione di Manutentore del verde sono erogati dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano direttamente o attraverso soggetti accreditati, in conformità al modello definito ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni e Province Autonome del 20 marzo 2008 (Rep. Atti n. 84/CSR), e/o attraverso soggetti specificamente autorizzati in base alle disposizioni adottate da ciascuna Regione e Provincia Autonoma. Le Regioni e le Province Autonome garantiscono il ricorso a personale docente con adeguata e specifica preparazione teorica e/o pratica, individuando nei relativi atti di recepimento i requisiti minimi necessari.
5. ARTICOLAZIONE E DURATA DEI PERCORSI DI FORMAZIONE: La durata minima del percorso standard per ottenere la qualificazione di Manutentore del verde è di 180 ore complessive, di cui almeno 60 ore di attività pratiche, come da Allegato B – standard formativo, contenente indicazioni per la progettazione dei percorsi formativi.
6. REQUISITI DI AMMISSIONE AL PERCORSO FORMATIVO: Ai fini dell’ammissione al corso di formazione per Manutentore del verde sono necessari i seguenti requisiti:
a) possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado
1. DESCRIZIONE PROFILO: Il Manutentore del verde allestisce, sistema e manutiene/cura aree verdi, aiuole, parchi, alberature e giardini pubblici e privati. Cura la predisposizione del terreno ospitante, la messa a dimora delle piante sino alla realizzazione dell’impianto e alla successiva gestione, applicando le necessarie tecniche colturali e fitosanitarie; gestisce le manutenzioni ordinarie e straordinarie, la potatura delle principali specie ornamentali in osservanza anche delle “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” (Vedi MATTM, 2017); applica la difesa fitosanitaria ai vegetali nei limiti delle leggi in vigore. E’ in grado di recuperare e di smaltire correttamente sfalci e potature. E’ in grado di fare un uso corretto delle attrezzature e dei macchinari specifici. Le competenze declinate in abilità e conoscenze costituiscono lo standard professionale come da all. A.
2. ELEMENTI DI CONTESTO: Il Manutentore del verde svolge l’attività professionale in diversi contesti e in diverse tipologie di aziende, quali cooperative di manutenzione di aree verdi, punti vendita di settore, garden center, imprese specifiche di realizzazione e manutenzione di aree verdi.
3. SOGGETTI AI QUALI E’ DESTINATA LA FORMAZIONE: I corsi di formazione per la qualificazione di Manutentore del verde ai sensi dell’articolo 12 comma 1, lettera b), della legge n. 154 del 26 luglio 2016 sono rivolti al titolare d’impresa o al preposto facente parte dell’organico dell’impresa. I corsi sono altresì rivolti anche a coloro che intendono avviare l’attività di manutentore del verde.
4. SOGGETTI CHE EROGANO LA FORMAZIONE: I corsi di formazione per la qualificazione di Manutentore del verde sono erogati dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano direttamente o attraverso soggetti accreditati, in conformità al modello definito ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni e Province Autonome del 20 marzo 2008 (Rep. Atti n. 84/CSR), e/o attraverso soggetti specificamente autorizzati in base alle disposizioni adottate da ciascuna Regione e Provincia Autonoma. Le Regioni e le Province Autonome garantiscono il ricorso a personale docente con adeguata e specifica preparazione teorica e/o pratica, individuando nei relativi atti di recepimento i requisiti minimi necessari.
5. ARTICOLAZIONE E DURATA DEI PERCORSI DI FORMAZIONE: La durata minima del percorso standard per ottenere la qualificazione di Manutentore del verde è di 180 ore complessive, di cui almeno 60 ore di attività pratiche, come da Allegato B – standard formativo, contenente indicazioni per la progettazione dei percorsi formativi.
6. REQUISITI DI AMMISSIONE AL PERCORSO FORMATIVO: Ai fini dell’ammissione al corso di formazione per Manutentore del verde sono necessari i seguenti requisiti:
a) possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado
b) 18 anni di età ovvero età inferiore purché in possesso di qualifica professionale triennale in assolvimento del diritto dovere all’istruzione e formazione professionale;
Per coloro che hanno conseguito un titolo di studio all’estero occorre presentare una dichiarazione di valore o un documento equipollente/corrispondente che attesti il livello di scolarizzazione. Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo. Tale conoscenza deve essere verificata attraverso un test di ingresso da conservare agli atti del soggetto formatore.